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Guarire: Amor Vincit Omnia

Come la percezione delle relazioni influisce su compassione, perdono e cambiamento personale

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Hai mai visto l’immagine di un’anatra che è anche un coniglio? Si chiama immagine bistabile. Il cervello umano non riesce a vederle contemporaneamente: se vedi il coniglio, perdi l’anatra. E viceversa.

È una metafora perfetta delle relazioni umane. Anche noi alterniamo inconsapevolmente i ruoli:

  • a volte vittime di ingiustizie, ferite, delusioni;
  • altre volte carnefici, consapevoli o meno del dolore che abbiamo causato.

Vittima o carnefice?

Il ruolo di vittima per questioni evolutive ci resta più facilmente cucito addosso!

Per ovvie ragioni evolutive ci dobbiamo ricordare ciò che ci ha provocato dolore allo scopo di imparare ad evitare il ripetersi di situazioni pericolose per la nostra sopravvivenza. In particolare ci sentiamo vittime quando le nostre aspettative vengono tradite. In altre occasioni siamo noi a ferire l’altro – per egoismo, disattenzione o per non tradire noi stessi. Tuttavia quando ci percepiamo vittime tendiamo a sviluppare un forte attaccamento a questo ruolo, in particolare quando quella situazione si associa a memorie traumatiche. In queste situazioni tendiamo ad identificarci in modo rigido con un’immagine di noi stessi, confondendo ciò che sta accadendo in quella situazione con ciò che siamo. 

L’identificazione con il ruolo di vittima porta a comportamenti automatici, difese rigide e sofferenza relazionale. Liberarsi da questa fusione significa dis-identificarsi senza negare ciò che sta avvenendo, abitare il ruolo con presenza, senza esserne posseduti. La vita non è altro che un continuo cambio di ruoli, a patto che sappiamo lasciar andare tanto nella mente quanto nel corpo un passato che doloroso che non ci rappresenta più e probabilmente non ci ha mai rappresentato.

Il cuore del conflitto: amare chi ci è vicino

La frase “Ama il prossimo tuo come te stesso” è una delle più fraintese. Il vero conflitto nasce con chi ci è prossimo: familiari, amici, colleghi. Le guerre si fanno tra vicini, non tra estranei.

Chi ci sta accanto diventa il bersaglio delle nostre proiezioni mentali. La distanza, invece, ci rende più empatici: sentiamo dolore per chi soffre lontano, come a Gaza, ma restiamo ciechi al dolore che causiamo o riceviamo vicino a noi.

Compassione e self-compassion: strumenti per guarire

  • Cos’è la compassione?

La compassione, secondo Paul Gilbert (CFT), è la capacità di restare presenti al dolore – nostro o altrui – con coraggio e gentilezza.

  • Cos’è la self-compassion?

Secondo Kristin Neff, la self-compassion si fonda su:

  1. Gentilezza verso se stessi invece dell’autocritica;
  2. Umanità condivisa, ovvero comprendere che tutti soffriamo;
  3. Mindfulness, la capacità di restare nel presente senza fuggire.

Perché coltivarle?

La compassione riduce stress, ansia, depressione e favorisce benessere, resilienza e relazioni sane. È una qualità umana, ma anche un potente strumento evolutivo.

Il perdono: un atto rivoluzionario

Perdonare non è dimenticare. È liberarsi dalla prigione del dolore. Non serve che l’altro chieda scusa o cambi. Il perdono è un processo interiore e non implica riconciliazione.

Secondo Enright, Worthington e Luskin saper perdonare produce dei benefici:

  • riduce lo stress cronico e l’ansia;
  • migliora la qualità della vita;
  • rafforza il senso di sé.

Perdonare è un atto di compassione verso se stessi. Significa non nutrire più la ferita e aprire la porta alla guarigione profonda.

Cambiare se stessi per cambiare il mondo

“Se ti dicessi che io e te possiamo salvare l’umanità?”

La crisi globale – come quella a Gaza – ci fa sentire impotenti. Ma è un’illusione. Il cambiamento esterno parte da una trasformazione interiore. Corpo, cuore e mente sono spesso disconnessi: la mente vuole sopravvivere, il cuore amare, il corpo restare vivo.

Questa frattura interna genera conflitti esterni. Solo riconnettendo le nostre parti, possiamo portare equilibrio e guarigione nel mondo.

5 pratiche per integrare corpo, cuore e mente

  1. Per il Corpo: Body Scan e Meditazione del respiro (🎧 Ascolta le tracce gratuite)
  2. Per il Cuore: Meditazione della gentilezza amorevole (📖 Guida gratuita: le tre preghiere per perdonare)
  3. Per la Mente: Meditazione corpo-respiro-suoni-pensieri (🎧 Ascolta la pratica completa)
  4. Per l’integrazione: Mindfulness quotidiana + riflessione attiva sulle proprie azioni
  5. Per lasciare andare le rigidità e le memorie corporee: “Meditazione dinamica” di Osho (Trovi le tracce audio gratuite al link valeriorubino.com, in fondo alla pagina “Mindfulness e riduzione dello stress”)

Tiene presente che la trasformazione è contagiosa!

Un essere umano integro irradia presenza, regola e connette. Come spiega Stephen Porges nella Teoria Polivagale, siamo sistemi interconnessi. La guarigione personale è un atto politico e spirituale.

In questo 5° modulo del percorso “Conosci te stesso” dal titolo “Guarire: Amor VIncit Omnia” (quindi l’amore vince su tutto) tratteremo tutti questi argomenti non solo da un punto di vista didattico, ma sopratutto esperienziale.

“Quando guarisci te stesso, guarisci la tua famiglia. Quando guarisci la tua famiglia, guarisci la società. Quando guarisci la società, guarisci l’umanità.”

Thich Nhat Hanh

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Esplora le risorse gratuite su valeriorubino.com e inizia il tuo cammino di consapevolezza, compassione e trasformazione attraverso il percorso “Conosci te stesso”.

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Psicologo clinico e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale – Sessuologo Clinico FISS – Istruttore di Interventi Basati sulla Mindfulness AIM – Terapeuta EMDR di II livello e in Schema Therapy – Fondatore e Direttore Scientifico del Centro di Terapia Cognitivo Comportamentale K23

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