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Come la percezione delle relazioni influisce su compassione, perdono e cambiamento personale


COSA E’ RAFFIGURATO IN QUESTA IMMAGINE?

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Cos’è un’immagine bistabile (e perché ci riguarda da vicino)

Hai mai visto l’immagine di un’anatra che è anche un coniglio? Si chiama immagine bistabile. Il cervello umano non riesce a vederle contemporaneamente: se vedi il coniglio, perdi l’anatra. E viceversa.

È una metafora perfetta delle relazioni umane. Anche noi alterniamo inconsapevolmente i ruoli:

  • a volte vittime di ingiustizie, ferite, delusioni;
  • altre volte carnefici, consapevoli o meno del dolore che abbiamo causato.

Vittima o carnefice? Una dinamica invisibile

Ci sentiamo vittime quando le nostre aspettative vengono tradite, e spesso restiamo intrappolati nel rimuginio mentale. Ma in altre occasioni siamo noi a ferire l’altro – per egoismo, disattenzione o per non tradire noi stessi.

Tradire non è sempre qualcosa di “grave”: può accadere in mille modi, anche piccoli, come non dire ciò che pensiamo o ignorare i nostri bisogni. E ogni volta che tradisco me stesso, perdo una parte della mia integrità.


Il cuore del conflitto: amare chi ci è vicino

La frase “Ama il prossimo tuo come te stesso” è una delle più fraintese. Il vero conflitto nasce con chi ci è prossimo: familiari, amici, colleghi. Le guerre si fanno tra vicini, non tra estranei.

Chi ci sta accanto diventa il bersaglio delle nostre proiezioni mentali. La distanza, invece, ci rende più empatici: sentiamo dolore per chi soffre lontano, come a Gaza, ma restiamo ciechi al dolore che causiamo o riceviamo vicino a noi.


Compassione e self-compassion: strumenti per guarire

Cos’è la compassione?

La compassione, secondo Paul Gilbert (CFT), è la capacità di restare presenti al dolore – nostro o altrui – con coraggio e gentilezza.

Cos’è la self-compassion?

Secondo Kristin Neff, la self-compassion si fonda su:

  • Gentilezza verso se stessi invece dell’autocritica;
  • Umanità condivisa, ovvero comprendere che tutti soffriamo;
  • Mindfulness, la capacità di restare nel presente senza fuggire.

Perché coltivarle?

La compassione riduce stress, ansia, depressione e favorisce benessere, resilienza e relazioni sane. È una qualità umana, ma anche un potente strumento evolutivo.


Il perdono: un atto rivoluzionario

Perdonare non è dimenticare. È liberarsi dalla prigione del dolore. Non serve che l’altro chieda scusa o cambi. Il perdono è un processo interiore e non implica riconciliazione.

Benefici del perdono (fonti: Enright, Worthington, Luskin):

  • riduce lo stress cronico e l’ansia;
  • migliora la qualità della vita;
  • rafforza il senso di sé.

Perdono e compassione

Perdonare è un atto di compassione verso se stessi. Significa non nutrire più la ferita e aprire la porta alla guarigione profonda.


Cambiare se stessi per cambiare il mondo

“Se ti dicessi che io e te possiamo salvare l’umanità?”

La crisi globale – come quella a Gaza – ci fa sentire impotenti. Ma è un’illusione. Il cambiamento esterno parte da una trasformazione interiore. Corpo, cuore e mente sono spesso disconnessi: la mente vuole sopravvivere, il cuore amare, il corpo restare vivo.

Questa frattura interna genera conflitti esterni. Solo riconnettendo le nostre parti, possiamo portare equilibrio e guarigione nel mondo.


Quattro pratiche per integrare corpo, cuore e mente

1. Per il Corpo:

Body Scan e Meditazione del respiro
🎧 Ascolta le tracce gratuite

2. Per il Cuore:

Meditazione della gentilezza amorevole
📖 Guida gratuita: le tre preghiere per perdonare

3. Per la Mente:

Meditazione corpo-respiro-suoni-pensieri
🎧 Ascolta la pratica completa

4. Per l’integrazione:

Mindfulness quotidiana + riflessione attiva sulle proprie azioni


La trasformazione è contagiosa

Un essere umano integro irradia presenza, regola e connette. Come spiega Stephen Porges nella Teoria Polivagale, siamo sistemi interconnessi. La guarigione personale è un atto politico e spirituale.

“Quando guarisci te stesso, guarisci la tua famiglia. Quando guarisci la tua famiglia, guarisci la società. Quando guarisci la società, guarisci l’umanità.”
Thich Nhat Hanh


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Psicologo clinico e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale – Sessuologo Clinico FISS – Istruttore di Interventi Basati sulla Mindfulness AIM – Terapeuta EMDR di II livello e in Schema Therapy – Fondatore e Direttore Scientifico del Centro di Terapia Cognitivo Comportamentale K23

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