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L’IMPORTANZA DELLA FIDUCIA IN PSICOTERAPIA

Ruoli, alleanza terapeutica e assunzione di responsabilità nel percorso psicoterapeutico

La ricerca scientifica mostra con coerenza che uno dei fattori più importanti nel buon esito di una psicoterapia è la qualità dell’alleanza terapeutica: la relazione di fiducia, sicurezza e collaborazione che si crea tra terapeuta e paziente.

Quando questa relazione è solida, il percorso ha maggiori probabilità di essere efficace. Quando la fiducia è fragile o si fatica ad aprirsi, il rischio è quello di un’interruzione precoce del processo.


La cornice di lavoro

Per rendere la relazione chiara e sicura, nelle prime sedute vengono definiti alcuni aspetti organizzativi del percorso, tra cui:

  • modalità di pagamento
  • durata delle sedute
  • frequenza degli incontri
  • modalità di gestione di ritardi, disdette e recuperi
  • forme di comunicazione tra una seduta e l’altra

Questa fase serve a costruire una cornice stabile, utile a sentirsi orientati e a prevenire incomprensioni.


Condivisione degli obiettivi

È importante stabilire obiettivi chiari e condivisi, in linea sia con ciò che il paziente desidera raggiungere, sia con ciò che è realistico e clinicamente indicato.

Talvolta può essere utile una breve fase di psicoeducazione, per sviluppare una comprensione comune del funzionamento psicologico e definire obiettivi concreti e raggiungibili.


Incomprensioni e comunicazione

Come in ogni relazione umana, possono emergere incomprensioni. In psicoterapia, parlarne apertamente è parte integrante del processo. Affrontarle tempestivamente aiuta a rafforzare l’alleanza, mentre evitarle o rimandarle può portare a distanza e sfiducia.

Se una difficoltà non viene riconosciuta e discussa, il rischio è quello di un’interruzione prematura del percorso (drop-out).


Assunzione di responsabilità

La psicoterapia è una collaborazione attiva.
È importante distinguere i ruoli:

Il terapeuta offre:

  • competenza clinica e metodo
  • un ambiente sicuro e non giudicante
  • una presenza costante e professionale

Il paziente porta:

  • partecipazione e continuità
  • disponibilità ad esplorare la propria esperienza
  • applicazione nella vita quotidiana dei cambiamenti che emergono nel percorso

Il cambiamento non viene “fatto su” qualcuno, ma costruito insieme.


Messaggio condiviso all’inizio del percorso

Per sostenere questa chiarezza, ad inizio percorso viene presentata una dichiarazione di assunzione di responsabilità reciproca, che definisce i confini, le aspettative e i principi di collaborazione nel lavoro terapeutico.

Per questo motivo la seguente dichiarazione di intenti diviene parte della cornice di lavoro:

ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ SULL’ESITO DEL PERCORSO IN PSICOTERAPIA

“Non stiamo facendo insieme questo percorso di psicoterapia affinché io ti salvi o perché io faccia qualcosa in merito al posto tuo. Non posso risparmiarti neanche un millimetro del tuo viaggio. Io non guarisco nessuno.

Il mio ruolo è creare uno spazio sicuro, lucido e senza finzioni in cui tu possa vedere te stesso con più chiarezza. E poi agire di conseguenza.

Io porto metodo, esperienza e capacità di leggere ciò che accade dentro e tra le persone. Tu porti volontà, impegno e disponibilità a metterti in gioco anche quando è scomodo.

Se cerchi qualcuno che ti protegga, che ti rassicuri sempre, o che faccia da stampella, non è questo il posto. Non perché non ci sarà cura o vicinanza, ma perché l’idea che la cura venga da fuori è fuorviante, favorisce dipendenza e non è terapia: diventa così nel tempo facilmente una forma di resistenza al cambiamento.

Lavoreremo quindi sulla tua autonomia, a piccoli passi: una conversazione diversa, un confine da mettere, un gesto di cura verso di te, un no detto dove prima accondiscendevi o tacevi.

La direzione non è “sentirti bene”. La direzione è diventare qualcuno che può stare nella realtà senza fuggirla, senza subirla e senza controllarla ossessivamente. Questo richiede coraggio. 

Io sarò con te, ma il movimento lo fai tu.

Se sei d’accordo possiamo iniziare”. 

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Psicologo clinico e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale – Sessuologo Clinico FISS – Istruttore di Interventi Basati sulla Mindfulness AIM – Terapeuta EMDR di II livello e in Schema Therapy – Fondatore e Direttore Scientifico del Centro di Terapia Cognitivo Comportamentale K23

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