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Motivarsi al cambiamento in 10 passi

Motivarsi al cambiamento in 10 passi

Quante volte ci capita di voler apportare delle modifiche alla nostra vita, razionalmente siamo convinti, ma una parte di noi ci rema contro? Ogni volta che vogliamo installare una nuova sana abitudine, esempio una camminata di 30 minuti al giorno, ci troviamo proprio di fronte a questa difficoltà. Motivarsi al cambiamento si può, se sai come farlo. Di seguito una breve guida pratica per motivarsi al cambiamento in 10 passi.

Ciò che può complicare l’attuazione di un cambiamento può essere la presenza di motivazioni discordanti, in confitto tra loro. A questo punto chi avrà la meglio? La motivazione che a livello gerarchico è più radicata dentro di noi.

Tipologia di motivazione

Le motivazioni possono essere:

  • consce o inconsce; possiamo averne quindi più o meno consapevolezza;
  • primarie o secondarie; quindi riferirsi a bisogni di natura fisiologica o a bisogni meno fondamentali per l’individuo;
  • intrinseche o estrinseche; quindi, motivazioni più strettamente legate alla soddisfazione di bisogni psicologici di base oppure più connesse ad aspetti secondari, come ad esempio ricevere una ricompensa esterna.

Va da sé che le motivazioni primarie e intrinseche avranno un maggiore peso rispetto a quelle secondarie o estrinseche, nell’orientare e attuare una scelta.

Il concetto di motivazione è strettamente connesso a quello di cambiamento. Ogni volta che ci troviamo a cambiare un’abitudine, siamo di fronte alla difficoltà insita nel cambiamento, ovvero la paura dell’ignoto. Per uscire quindi dalla nostra zona di sicurezza occorre avere la giusta motivazione.

Motivarsi al cambiamento: 10 passi

Prima di continuare la lettura prendi un block notes che ti sarà utile nel rispondere ad alcuni degli esercizi presentati. Non cadere nell’errore di credere che basta leggere l’esercizio, senza completarlo, per aver già capito tutto. Mettere su carta quelli che sono i nostri pensieri è più utile di quanto si può pensare.

  1. Prova a fare una lista delle cose positive e negative connesse al cambiamento che vuoi apportare alla tua vita, sia nel breve che nel lungo termine.
  2. Prova ora a visualizzare la tua vita tra 10 anni: come sarà la mia vita tra 10 anni se faccio o non faccio questo cambiamento? Mettilo per iscritto.
  3. Prova ora a scrivere quali sono i motivi che ti portano a scegliere la strada del cambiamento, ritrascrivi in un post it quelli che la “pancia” sente essere più importanti e affiggilo in un punto della casa in cui passi spesso.
  4. Individua dubbi, perplessità e gli ostacoli che già prima di iniziare intravedi nel tuo cammino, prova a scriverli in un foglio e per ognuno di essi scrivi tutte le soluzioni che ti vengono in mente, anche le più improbabili. Individua poi la soluzione che, tra le tante, è la migliore per te. Se non riesci da solo puoi provare a chiedere un consiglio a una persona che ti sta vicino e ti conosce bene. Chiedere un aiuto esterno può aiutarti a vedere il problema da un’altra prospettiva.
  5. Prova a scomporre il tuo obiettivo finale in tante piccole tappe, evidenziando quei piccoli cambiamenti realistici che senza troppo sforzo riusciresti a mettere in atto sin da subito. Ricorda di non partire con aspettative troppo alte, perché altrimenti saresti prossimo al fallimento, ma neanche troppo basse che ti fanno rimanere sempre al punto di partenza.
  6. Inizia subito, a mettere in atto quei piccoli cambiamenti pianificati. Ricorda di non rimandare a domani ciò che potresti fare oggi. Non ricercare la perfezione, il momento giusto per fare le cose è proprio quello che stai vivendo adesso.
  7. Monitorati: prendi nota di come ti senti nel fare questo cambiamento, sia gli aspetti positivi che ti motiveranno a perseverare che i possibili ostacoli o difficoltà da affrontare e provare a risolvere il prima possibile. Se vedi di non venirne a capo da solo, può essere utile un confronto con uno specialista.
  8. Rimani focalizzato nonostante le avversità: ricorda che all’interno di un percorso la caduta fa parte del viaggio quindi se accade non scoraggiarti e prosegui.
  9. Metti il cambiamento in cima alla lista delle tue priorità: si potrebbe affacciare il pensiero “sono troppo indaffarato/a, non riesco a fare tutto, pensare a questo cambiamento è una cosa più tra le cose da fare, non riesco”. Provando a mettere il cambiamento come una delle priorità, prova a chiederti: “quale altro impegno posso togliere in modo da avere il tempo e l’energia per questo cambiamento?” “Cambiare la mia organizzazione mi può essere utile?”
  10. Altre volte si può affacciare il pensiero: “non ce la farò mai”. Se fosse così, immagina che un tuo amico ti dica che non ce la farà mai a portare avanti il tuo stesso obiettivo. Cosa gli risponderesti? Prova a metterlo per iscritto in modo che sia un monito per tutte le volte in cui perderai fiducia in te stesso.

Cambiare è la cosa più difficile da fare, anche se si tratta di un cambiamento in positivo. Avere quindi la motivazione giusta è un aspetto essenziale. Questa guida di 10 passi per motivarsi al cambiamento può essere un ausilio, non sostituisce tuttavia un percorso psicologico con un professionista.

A volte il non riuscire a cambiare ci genera sofferenza, se ti interessa approfondire questo argomento puoi leggere: https://www.centroterapiacognitivak23.com/dolore-e-sofferenza-sono-la-stessa-cosa/

Sono la Dott.ssa Sara Appoloni, psicologa, psicoterapeuta cognitivo comportamentale e mediatrice familiare. Terapeuta EMDR. Istruttrice di interventi basati sulla mindfulness in formazione ed esperta in mindfulness psicosomatica. Membro del direttivo regionale della Società Italiana Terapia Comportamentale e Cognitiva (2018-2021). Offro colloqui di psicoterapia e sostegno psicologico a bambini, adolescenti, adulti e coppie, sostegno alla genitorialità e mediazione familiare. Disponibile anche per la terapia online.

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